Architetto di mondi il fascino senza tempo della scrittura incontro con l’autore Premio Andersen Guido Sgardoli

Giovedì 13/03/2025 ore 21:00

Laureato in medicina veterinaria all’Università di Bologna, coltiva fin da giovanissimo la passione per la scrittura, il disegno e l’animazione. Dopo una serie di racconti pubblicati all’interno di riviste e antologie, nel 2004 esordisce nella letteratura per ragazzi. Pubblica con i maggiori editori italiani (Giunti Editore, Adriano Salani Editore, Edizioni EL, Arnoldo Mondadori Editore, Edizioni Piemme, Rizzoli, De Agostini) e nel 2009 riceve il Premio Andersen come miglior scrittore per ragazzi.[1] Nello stesso anno vince il Premio Bancarellino con il libro Eligio S. – I giorni della ruota edito da Giunti Editore.[2]

Il libro Due per uno (Nuove Edizioni Romane, ripubblicato da Giunti Editore) riceve il Premio Cento del 2011[3] e il Premio biblioteche di Roma del 2012.[4]

Il romanzo The Frozen Boy (Edizioni San Paolo) vince nel 2012 il premio LiBeR assegnato dalla rivista omonima come miglior libro del 2011[5] e viene inserito nella Honour List della International Board on Books for Young People (IBBY) per l’Italia.[6]

Vince nuovamente il Premio Andersen nel 2015 con il romanzo sulla prima guerra mondiale Il giorno degli eroi (Rizzoli)[7] e ancora nel 2018 con L’isola del muto (Edizioni San Paolo),[8] che viene incluso nella selezione White Ravens 2019 della Internationale Jugendbibliothek di Monaco di Baviera.[9]

Nel 2019 il romanzo thriller The Stone – La settima pietra (Edizioni Piemme) vince il Premio Strega Ragazze e Ragazzi nella sezione 11+[10] e subito dopo ne vengono acquisiti i diritti cinematografici.

Nel 2020 pubblica il romanzo Le belve (Edizioni Piemme) scritto a quattro mani con Manlio Castagna. Anche in questo caso vengono immediatamente venduti i diritti cinematografici.

Nel 2023 pubblica il suo primo libro adatto specificamente al pubblico di lettori adulti: Il senso dell’alligatore, edito da Piemme, un thriller psicologico ambientato nella provincia americana del Vermont.

Le sue opere sono tradotte in dodici lingue e adattate per il teatro. Collabora con riviste e quotidiani nazionali scrivendo articoli e racconti.

Vive a Treviso.

Detour. Senza via di fuga

Maya, alla guida del suo fuoristrada con a bordo i figli Clarissa e Mattia, si è persa. Forse ha preso la deviazione sbagliata a causa del temporale, fatto sta che il cellulare non prende e che della Regionale 48 non c’è traccia: fuori ci sono solo boschi e pioggia. Dopo aver schivato un masso caduto in mezzo alla strada, giunge in un paese abbandonato. Fermi intorno alla piazzetta ci sono un camper, un furgone e una coppia di ciclisti. Poco dopo arrivano un’altra famiglia, cinque motociclisti, un uomo al volante di una Panda, due ragazzi in sella alle loro mountain bike, una donna. Tutti sembrano finiti lì per caso, tutti si guardano intorno confusi, scrutando un cielo che alle tre del pomeriggio è già nero. Non ci vuole molto perché capiscano: sono bloccati lì, senza via di fuga. È assurdo, ma non c’è strada né sentiero che possano prendere per andarsene da quel luogo che, ora dopo ora, si fa più minaccioso e sembra inghiottire nel nulla i suoi visitatori…

Guido Sgardoli
EVENTO CONCLUSO