“Nel mezzo del pallon” e altri aneddoti calcistici conversazione con Luigi Garlando autore della amata serie Goal

Mercoledì 26/02/2025 ore 21:00

Luigi Garlando

Luigi Garlando, figlio di una coppia di commercianti vinicoli nativi del Monferrato ma residenti a Milano all’Ortica, cresce passando il tempo libero al parco Forlanini e giocando a calcio, tifoso dell’Inter con il mito di Roberto Boninsegna. Per evitare di focalizzarsi sull’odiata matematica studia al liceo classico dell’Istituto Gonzaga, e, giocando in attacco col numero 10, diviene capitano della squadra di calcio liceale, che gioca in casa nel Centro Sportivo Saini, proprio nel parco Forlanini. Lettore de La Gazzetta dello Sport con il calcio sempre in testa, non ama altro tipo di lettura se non quello del manuale Mazzola vi insegna il calcio, di Sandro Mazzola e David Messina, in suo possesso. È il suo professore di lettere, fratel Giuseppe Barbero, assegnando per le vacanze estive al termine della quarta classe ginnasiale la lettura di Non sparate sui narcisi, di Luigi Santucci, romanzo di formazione ambientato nella Milano della contestazione con risvolti fantastici, a farlo appassionare alla lettura. Sentendosi spaesato dalla quantità di libri presente nelle librerie e biblioteche, inizia ad acquistarne nelle a lui più familiari edicole. Inoltre, rintracciatolo nel suo appartamento milanese, riesce a conoscere Santucci.
Laureato in Lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Luigi Garlando comincia a muovere i primi passi nel mondo dei fumetti. Approda poi a La Gazzetta dello Sport, dove eredita la rubrica di Candido Cannavò, e dove scrive tuttora, sia per il quotidiano sia per il supplemento SportWeek in cui cura dal 2012 una propria rubrica (Ripartenze, poi diventata La frase e infine Con questa mia…, dedicata al calcio), inoltre è stato uno dei conduttori la Gazzetta TV.
Garlando ha partecipato da inviato a due campionati mondiali di calcio (Giappone-Corea del Sud 2002 e Germania 2006), due Olimpiadi e un Tour de France. È stato premiato dal CONI per la sezione “inchieste” e per il racconto sportivo. Scrive inoltre libri per ragazzi, trattando temi d’attualità, sociali e sportivi, perché – spiega – «Non esistono temi da grandi e temi da bambini, ma esistono modi diversi per affrontarli».

Nel mezzo del pallon di nostra vita

Roberto De Zerbi, disoccupato, sta sfogliando la “Gazzetta” che celebra il quinto scudetto consecutivo di Max Allegri.
Seduto su una panchina a Sassuolo, luogo nostalgico della sua carriera interrotta, appare trasandato con la barba lunga.
Gli si presenta in forma enigmatica Nils Liedholm, che, in nome del Dio del Calcio, lo esorta a tornare in campo, poiché il gioco terrestre è di bassa qualità.
De Zerbi ribatte che ora sono solo celebrati coloro che giocano male ma vincono, la sua stagione è conclusa.
Per dimostrargli che il Dio del Calcio desidera altro, Liedholm lo invita a scoprire l’aldilà.
Osservando come vengono puniti coloro che ostacolano il bel gioco e premiati quelli che lo promuovono, De Zerbi ritroverà la motivazione e l’entusiasmo per tornare in panchina.
Inizia così il viaggio.
In Paradiso, Maradona gli svela una futura opportunità che gli sta a cuore.
Quando riaccende il telefonino sulla terra, riceve una proposta dal Barcellona.
Si prepara a sfidare il Real di Allegri.
Con versi endecasillabi impeccabili e un’ampia serie di note, come sarebbe stata concepita una Storia del calcio italiano dal Sommo Poeta, Luigi Garlando sorprende il lettore in questo suo lavoro più ambizioso e divertente: un autentico libro-mondo che piacerà a tutti gli appassionati di calcio e a… Dante!

Luigi Garlando
EVENTO CONCLUSO